Ita Eng Deu

6. Il sentiero Monte Ricco e Monte Castello

Il punto di partenza si raggiunge in prossimità di una casa rossa percorrendo via Monte Ricco, la strada asfaltata che sale dal versante sud-est, proprio alle spalle della stazione ferroviaria di Monselice. Seguendo una pista forestale molto larga e dal fondo sassoso in breve si arriva a una terrazza panoramica dominata dalla statua di Ercole che sorregge il mondo. A destra si apre la scalinata che porta all'eremo francescano di Santa Domenica, un tempo dimora del conte Vittorio Cini, fiancheggiata da due filari di imponenti cipressi. Dalla terrazza, nelle giornate limpide, lo sguardo può spaziare verso sud fino all'Appennino. Percorsi pochi metri, il sentiero presenta un bivio: prendendo a sinistra si scende verso l'attiguo Monte Castello, proseguendo a destra si resta invece sul sentiero principale ad anello in quota del Ricco, accorciando il percorso.
In entrambi i casi si attraversano boschi di querce e castagni che si alternano con interessanti elementi di macchia mediterranea, tra cui il corbezzolo, a seconda dell'esposizione del versante. Scendendo verso il Monte Castello, arriviamo a una piazzola da dove si dirama il sentiero che girando a sinistra dà la possibilità di accedere a un punto panoramico posto sulla sommità di una cava opportunamente recintata. In questa zona si possono osservare resti di trincee e fortificazioni realizzate nella Seconda Guerra Mondiale. Dopo la sosta si ripercorre lo stesso tratto in direzione opposta; il sentiero è quasi pianeggiante e attraversa un bosco di castagno. Dopo qualche centinaio di metri si trova un bivio; prendendo a sinistra si giunge a un incrocio posto su un cambio di versante. Il bosco si arricchisce di querce e ornielli, a dimostrazione di come una diversa esposizione solare possa determinare il tipo di vegetazione. Se si devia sulla destra in salita un sentiero ricongiunge ad un breve percorso ad anello vicino alla sommità del Monte Ricco.
Si prosegue invece dritti dove sono state realizzate delle staccionate di protezione, dapprima nel versante nord orientale del colle, in seguito piegando verso sud. Questa parte del percorso, caratterizzata da numerosi impluvi, è particolarmente varia dal punto di vista floristico: dopo aver attraversato boschi freschi e ombrosi, dove domina il castagno, si passa in boschi termofili di querce e ornielli. Nei punti più assolati esposti a meridione è presente infine un prezioso esempio di macchia mediterranea, con boschi di lecci e corbezzoli. Il sentiero dopo una breve salita diventa ora pista forestale e conduce senza difficoltà alla strada asfaltata; girando a sinistra, si ridiscende alla stazione ferroviaria di Monselice.

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