Villa Ottavia è legata alla presenza benedettina nel territorio di Rovolon, che si fece più incisiva nei primi decenni del XV secolo: nel 1441 l’Abbazia di Santa Giustina acquistò la località detta “la Costa”, ed ottenne in donazione una vasta tenuta, in località “Vegrolongo” di oltre 700 campi padovani. Qui sorse una grande corte benedettina affidata ad un gastaldo che lì aveva la sua abitazione e rispondeva dall’andamento degli affari, mentre la gestione amministrativa faceva capo ad un monaco rettore che risiedeva nel “palazzo della costa”, oggi chiamato Villa Ottavia dal nome di una sua successiva proprietaria.
L’edificio quattrocentesco è oggi visibile scendendo da Rovolon verso Bastia. È una costruzione, con porticato al pianterreno, loggetta superiore a sei leggere colonne e colombaia. Per "corte" l'ordinamento benedettino intendeva l'edificio più importante della propria suddivisione territoriale: ogni gastaldia, aveva la propria corte che comprendeva la chiesa, la casa del gastaldo, le stalle e il fondo di un'ampia cantina.
Attualmente non visitabile.