L’oratorio della Santa Croce è stato il più antico luogo di culto cristiano del territorio di Cervarese.
Menzionato in uno dei primi documenti scritti della diocesi di Padova, datato 2 Maggio 874, fu oggetto di varie contese tra il vescovo Rorio e l’imperatore Lotario II che voleva unirla al monastero di San Prospero di Reggio Emilia. Alla fine fu assegnata dal Papa al vescovo come sede di una comunità monastica.
A fine Ottocento sotto il Regno d’Italia, l’oratorio perse la sua originaria funzione, e fu trasformato in abitazione civile. Solo nei recenti anni ’80 un complesso intervento di restauro promosso dall’Amministrazione comunale di Cervarese S. Croce, ha permesso il recupero dell’edificio.
L’oratorio, con unica navata, ha una pianta a forma di croce e contiene sulle pareti interne tracce di affreschi che si riferiscono ad epoche diverse, dal 1000 al 1500. All'epoca più antica risale anche la torre, poi trasformata in campanile, che in origine era un avamposto del sistema difensivo del comitato di Vicenza lungo il fiume Bacchiglione, sul confine con il territorio Padovano.
Ad oggi, l’oratorio è adibito a sala per riunioni e matrimoni, convegni e mostre, concerti e manifestazioni culturali in genere.