Un luogo ancora emozionante per la forza di un rudere sull'argine, con un ruolo leggibile di controllo nella pianura, distante abbastanza dalla città da consentirle di organizzare una difesa, trattenendo il nemico per qualche ora a distanza.
La Torre è situata tra due canali che scorrono quasi paralleli (Brancaglia e Lozzo). L'unica strada che collegava Este con Montagnana fino al 1911 passava tra la torre e la Chiesa di S.Bartolomeo.
La Rocca non è il resto di un insediamento ora scomparso: è sempre stata isolata. Nel 1483 Marin Sanudo, nel suo “Itinerario per la Terraferma Veneziana”, scrive: “Ponte de la Thorre è uno castelletto mia uno luntan di Este, et questo è situato in aqua che vien di Laco de Vigizuolo (…) Or l'acqua adunca li va intorno et circumquaque, dove sono ponti passa di là, et questa torre è murada atorno di muro, et è alta".
Dopo il 1515 Venezia riprende l'intero dominio della terraferma: perdute le funzioni difensive, il Castello, la Rocca della Torre e le altre opere militari sono via via cedute e nel 1597 la Magnifica Comunità d'Este acquista la Torre, per funzioni di polizia doganale locale.
La torre faceva parte di un sistema di cinque presidi estensi molto antichi (forse dal secolo XI) lungo le strade che conducevano alla città, nei punti controllabili perchè obbligati a sorpassare vie d'acqua. L'attenzione militare era forte: nel 1284 un editto padovano vietava la costruzione di mulini ad acqua o edifici nella fossa della Torre di Este, per mantenerla visibile e difficile da attraversare senza essere avvistati.
Nel 1907 il ponte di legno tra la Rocca e la chiesetta fu travolto da un'inondazione; una nuova strada fu eretta a circa 100 metri a nord della Rocca, in parte per realizzare un terrapieno a più dolce pendenza per superare l'argine e in parte per consentire l'allargamento dello Scolo di Lozzo.